L’Alleanza degli Stati del Sahel (AES), quale futuro guidato da regimi militari di transizione dovrebbe cedere il passo a potenze civili che potrebbero non perseguire gli stessi sforzi o sviluppare le stesse ambizioni?

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È vero che l’Alleanza degli Stati del Sahel rimane un’opzione altamente sviluppata con idee e iniziative futuristiche che possono essere vantaggiose per i tre paesi oggi e ora, finché gli attuali leader militari di questi tre paesi sono Mali, Niger e Burkina Faso. ancora al potere sapendo che sono lì solo come “transizione” in modo da poter poi lasciare il potere a un’entità civile, se mai accetteranno di farlo, benissimo…
Tuttavia, questa Alleanza degli Stati del Sahel (AES), creata il 16 settembre 2023, riunisce, come sappiamo, in un accordo di mutua difesa Mali, Niger e Burkina Faso, salvo che il suo futuro dipende dalla volontà delle forze militari che guidano questi Stati e il loro desiderio di poter democratizzare i loro paesi.
Alla firma della carta relativa a questa alleanza sono seguiti successivamente incontri e progetti di iniziative che avvicinano ulteriormente la nuova struttura agli statuti dell’alleanza per trasformarla in Confederazione.
Se ora l’iniziativa è lodevole perché suggella l’ambizione di unificare il potenziale di questi tre paesi, resta il fatto che sorgono interrogativi sulla sua resistenza se, tuttavia, questi regimi militari di transizione fossero pronti a passare il testimone a potenze civili che forse farebbero non condividere questa opinione codificata da questi soldati e vedere così questa Alleanza cadere in acqua.
Non siamo ancora arrivati a questo punto, ma tutto è possibile sapendo che i nemici di questa alternativa sono legioni