Al-Dakhisi: La tutela dei diritti degli impiegati di polizia è integrata con la tutela dei diritti dei cittadini
Questo articolo è stato tradotto automaticamente da HIBAPRESS, la versione araba:
Questo articolo è stato tradotto automaticamente da HIBAPRESS, la versione araba:
Heba Press – Rabat
Il Governatore della Sicurezza, Direttore della Polizia Giudiziaria, Mohamed Al-Dakhisi, ha confermato giovedì a Kenitra che la tutela dei diritti degli agenti di polizia è integrata nella tutela dei diritti dei cittadini e incarna i principi di giustizia e uguaglianza come principio solide basi di sicurezza e stabilità sociale.
Il signor Al-Dakhisi ha spiegato, in un discorso pronunciato nel corso di una giornata di comunicazione organizzata dalla Direzione Generale della Sicurezza Nazionale in collaborazione con l’Agenzia Giudiziaria del Regno, la Corte di Cassazione e la Presidenza della Procura, sul tema della “Record gestione”. insulti, attacchi verbali e fisici e diffamazione a cui sono esposti gli agenti di sicurezza nell’esercizio delle loro funzioni”, che “assicurare la protezione degli agenti di polizia non significa in alcun modo ignorare la necessità di rispettare i principi fondamentali della giustizia. Ciò, piuttosto, deve avvenire nel quadro di una rigorosa osservanza dei principi del giusto processo e del rispetto dei diritti della difesa, in modo da raggiungere un delicato equilibrio tra la tutela della dignità professionale e la tutela dei diritti delle persone fisiche.
Ha affermato che i dipendenti della Sicurezza Nazionale rappresentano il pilastro fondamentale su cui poggia lo Stato di diritto e che garantisce la sicurezza e la stabilità della società, data la loro posizione centrale in qualsiasi sistema interessato alla protezione dell’ordine pubblico, in quanto sono costantemente presenti sul territorio sono in prima linea ad affrontare sfide legate alla sicurezza, il che li espone a continue pressioni e gravi rischi, compresi attacchi verbali e fisici, oltre a campagne diffamatorie che ledono la loro dignità e reputazione.
Ha aggiunto che proteggere i loro diritti “non è solo una responsabilità morale o un privilegio speciale, ma piuttosto un dovere giuridico che incarna i principi dello Stato di diritto e del diritto basato sulla giustizia e sull’uguaglianza”, fornendo loro la tutela necessaria nell’esercizio delle loro funzioni. i loro compiti garantiscono che continuino a svolgere il loro ruolo cruciale in modo efficace ed efficiente e accrescono il loro senso di sicurezza professionale, che si riflette positivamente nel rafforzamento della sicurezza pubblica e nella rassicurazione negli animi dei cittadini.
A questo proposito, Al-Dakhisi ha ricordato il contenuto dei discorsi reali, che incarnano una visione perspicace e una grande saggezza sulla via del rafforzamento dello Stato di diritto e del consolidamento dei valori di giustizia e uguaglianza, come Sua Maestà il Re disse. ha sempre sottolineato l’importanza di proteggere gli agenti di polizia e di consentire loro di svolgere i loro nobili doveri al servizio della nazione e dei cittadini.
Ha inoltre sottolineato la preoccupazione della Direzione Generale della Sicurezza Nazionale di adottare note orientative volte a rafforzare la tutela giuridica e professionale degli agenti di sicurezza nell’esercizio delle loro funzioni, nell’ambito di una visione complessiva che mira a migliorare le condizioni di lavoro e ad elevare il livello di protezione concessa alle persone. Questi memorandum mirano a garantire i diritti degli agenti di sicurezza nazionale di fronte a… qualsiasi aggressione o insulto a cui potrebbero essere esposti nell’esercizio delle loro funzioni ufficiali.
Da parte sua, il direttore ad interim delle Risorse umane presso la Direzione generale della Sicurezza nazionale, Hafeez Marzaq, ha affermato che la Direzione, desiderosa di preservare la dignità personale dei propri dipendenti e garantire la loro sicurezza fisica, si è impegnata a cercare i mezzi migliori per migliorare la procedura di incarico di difesa, in coordinamento con l’Agenzia Giudiziaria del Regno, per quanto riguarda i casi di ingiurie, aggressioni verbali e fisiche e diffamazione ai quali gli agenti della stessa La sicurezza nazionale è esposta nell’esercizio delle loro funzioni.
Ha sottolineato che preservare l’onore e la dignità dei dipendenti della Sicurezza Nazionale è una via essenziale per garantire che svolgano i loro compiti con coraggio e nelle migliori circostanze, in particolare tenendo conto della specificità dell’impianto della Sicurezza Nazionale, della portata delle funzioni, e la natura dei compiti dei suoi dipendenti, carichi di rischi nella sorveglianza della pubblica sicurezza giorno e notte.
A sua volta, il sottosegretario alla Giustizia del Regno, Abdul Rahman Al-Lamtouni, ha elogiato la distinta cooperazione esistente tra l’Agenzia Giudiziaria del Regno e la Direzione Generale della Sicurezza Nazionale a diversi livelli, sottolineando che il pubblico ufficiale, a differenza degli altri cittadini, è tenuto a rispettare un insieme di controlli giuridici che gli impongono oneri e doveri, aggiungendo che in cambio di tali sacrifici e doveri: La legge riconosce al pubblico ufficiale un insieme di diritti tra cui il più importante è che beneficia della tutela giuridica dello Stato difendendolo e risarcindolo del danno subito a causa di atti di violenza o di ingiuria.
Ha sottolineato che l’agenzia giudiziaria del Regno opera in coordinamento con i dipartimenti interessati, sotto la direzione della Direzione generale della Sicurezza nazionale, per attivare le misure di protezione prescritte dalla legge a beneficio del pubblico ufficiale, considerato che garantire la difesa degli agenti statali è una priorità. l’essenziale dei suoi compiti, ricordando che più di 10.000 avvocati sono stati incaricati di assicurare la difesa degli agenti della Sicurezza Nazionale e di altri servizi, intentando azioni civili per loro conto e assicurando l’esecuzione dei risarcimenti loro concessi.
Ha aggiunto che l’agenzia, in coordinamento con la Direzione Generale della Sicurezza Nazionale, ha creato una rete di avvocati in tutto il Regno che permette di intervenire per fornire supporto legale al momento opportuno e fin dall’inizio del procedimento pubblico.
Il programma di questa giornata di comunicazione, organizzata dal Regio Istituto di Polizia, prevedeva sessioni scientifiche incentrate sui “meccanismi di ricerca e di prova dei reati di ingiuria, aggressione e diffamazione a cui è esposto il pubblico ufficiale”, “la giurisprudenza giudiziaria nelle applicazioni”. del principio di tutela statale dei pubblici ufficiali” e “il nuovo approccio di agenzia” del sistema giudiziario del Regno per garantire la difesa dei pubblici ufficiali” e “proteggere gli agenti della sicurezza nazionale vittime di insulti e attacchi (valutazione e problemi). ) »