Il consolato del Marocco, Torino, in un incontro di comunicazione con le attività della società civile

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Abdul Latif al -baz -italy Office
Come parte dell’approccio di vicinanza e partecipazione che questo consolato generale ha seguito per soddisfare le aspettative e le aspirazioni della comunità marocchina della città di Torino e delle sue altre città, che è stata perseguita da quando ha ricevuto le redini dei paesi consolati, Il Console generale marocchino “Mohamed Bidallah” ha organizzato un incontro di comunicazione con il tessuto collettivo.
Questo incontro fa parte dei canali di comunicazione di apertura tra il consolato di Torino e tutti i componenti della comunità, nonché tutte le attività della società civile, per toccare e discutere tutte le domande attuali riguardanti lo spirito dei marocchini d’Italia e per cercare di più Mezzi efficaci per aggiornare le loro condizioni e verso ciò che aspirano.
L’incontro è stato anche adattato all’apertura di una discussione costruttiva durante la quale i capi di molte associazioni invitati e per il loro lavoro diretto con i membri della comunità sono entrati in una serie di problemi, preoccupazioni e aspirazioni, nonché l’argomento “digitalizzazione dei servizi consolari consolari servendo marocchini dal mondo “.
Mohamed Bidallah, il Console Generale, ha esaminato le riforme strutturali intraprese dal Ministero degli Affari Esteri, dalla cooperazione africana e dai marocchini residenti all’estero al fine di sollevare la qualità dei servizi consolari a beneficio della comunità marocchina, secondo le istruzioni e le direttive delle direttive Re Mohammed VI.
Il console generale si riferiva all’importante ruolo che la comunità marocchina che risiede all’estero ha svolto per servire la questione del patriottismo.
In un altro contesto, Reunion ha discusso dei mezzi efficaci per migliorare le condizioni della comunità marocchina e creare programmi e attività volti a preservare l’identità marocchina.
Da parte loro, i rappresentanti del tessuto collettivo hanno sottolineato il loro attaccamento permanente a sua maestà il re Mohammed VI, il trono Allawite e il deserto marocchino, sottolineando l’importanza di prestare maggiore attenzione alle preoccupazioni sociali dei marocchini residenti in questa regione.
I partecipanti hanno accolto con favore questa riunione di comunicazione e in attesa di altre attività che riflettono l’apertura del consolato del regno nel torno al suo ambiente comunitario e varie abilità marocchine.