Bouari termina la controversia: “L’agricoltura di esportazione consuma solo il 5% del bilancio idrico nazionale”
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Il Ministro dell’Agricoltura, la pesca marittima, lo sviluppo del villaggio, l’acqua e le foreste, Ahmed Al -bouari, ha posto fine alla controversia politica legata alle accuse relative all’esaurimento dell’agricoltura nazionale del pennello d’acqua, sottolineando che l’esportazione dell’agricoltura consumava solo il 5% dell’equilibrio dell’acqua nazionale, che è una ripresa negli anni, ha detto.
Bouari ha rivelato in un programma senza lingua di legno, trasmesso da Radio Mid Radio, che l’area dei tesori agricoli rappresenta solo l’1% della zona agricola totale del nostro paese, ovvero il 5% dell’area di irrigazione a livello nazionale, che è stimato a 1,6 milioni di ettari.
Nello stesso contesto, il Ministro dell’Agricoltura ha sottolineato che il Marocco importa 9 miliardi di metri cubi all’anno di acqua attraverso i prodotti agricoli e riceve solo 500 milioni di metri cubi, che riguarda prodotti come pomodori, peperoni, avoca, fragole e gruppi di gruppi dopo aver impostato restrizioni su questa agricoltura.
Bouari ha spiegato che il nostro paese importa da 60 a 70 milioni di quintali di grano, sottolineando che un ettaro di cereali consuma da 3.000 a 4.000 metri cubi di acqua. Ha aggiunto che “la produzione di pillole importate richiede circa 8 miliardi di metri cubi di acqua, se il Marocco vuole produrlo localmente, il che non è disponibile”, come ha detto.
Ha continuato, dicendo che il Ministero dell’Agricoltura, della pesca marittima, lo sviluppo del villaggio, l’acqua e le foreste ha una chiara visione di usare “ulteriore irrigazione” nelle aree di Buri, che, secondo il Ministro dell’Agricoltura, riprenderà circa il 30% dei cereali che si perdono a causa del ritardo nella pioggia.
Bouari ha sottolineato che l’agricoltura nazionale è “vittima di investimenti legati all’acqua, che all’epoca non sono stati completati”, aggiungendo che la maggior parte dell’acqua delle dighe è diretta all’acqua potabile. E ha dato l’esempio nella città di Casablanca, che ha affermato che i suoi residenti bevono acqua dalla diga di Marte, invece di portare ad annaffiare le aree agricole della regione di Doukkala.
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