Le bande belghe reclutano minori marocchini nel traffico di droga

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Heba Press – Muhammad Zaruh

Il Belgio sta assistendo a un inquietante aumento del reclutamento di minori da parte di reti criminali, in particolare nella capitale, a Bruxelles e nei suoi dintorni.

I sondaggi hanno rivelato che la maggior parte di questi bambini è di origine marocchina, tunisina, algerina e afgana e sono attratti da applicazioni di comunicazione come Telegram, YouTube e WhatsApp per impegnarsi nel contrabbando e nella distribuzione di droghe.

In questo contesto, Eric Garbar, direttore della polizia giudiziaria federale della polizia umana, ha affermato che i minori sono divisi in due gruppi principali.

La prima categoria comprende gli abitanti dei distretti emarginati che non sono riusciti a studiare, mentre la seconda categoria è costituita da minori stranieri impopolari da introdurre nel contrabbando dal loro paese da reti organizzate.

Garbar ha descritto i minori come un “economico e facile da controllare”, spiegando che la loro giovane età li rende perfetti per le bande. Anche se la polizia li ha arrestati, le sanzioni legali sono ridotte, il che significa che le reti le hanno sfruttate più volte senza paura delle conseguenze.

Da parte sua, l’agenzia di polizia europea “Europol” ha pubblicato un recente rapporto che conferma che oltre il 70% dei crimini legati alla droga in alcune aree del Belgio sono stati coinvolti nei minori.

Il rapporto ha anche indicato che le bande dipendono in gran parte da canali di comunicazione crittografati come Telegram e Singal per reclutare questi bambini e gestirli in segreto.

Per quanto riguarda le fasi dell’integrazione dei minori nel mondo del crimine, Garbar ha spiegato che le bande forniscono loro alloggi, cibo e denaro quando arrivano a Bruxelles, quindi iniziano gradualmente ad addestrarli nella lotta contro le droghe e per distribuirle, per trovare questi bambini stessi socialmente legati alle bande che li compensano per le loro famiglie e le loro aziende.

Nonostante gli sforzi di sicurezza compiuti, gli istituti di protezione sociale non sono ancora in grado di assorbire tutte le vittime. Tuttavia, alcune organizzazioni come “Samo Social” a Bruxelles hanno espresso segni di Amal annunciando l’apertura di un centro di accoglienza per minori non accompagnati, volti a proteggerli e ripristinarli dagli artigli del crimine.

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