L’Indice dei prezzi al consumo (IPC) 2025

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Discussione dello 0,3% nell’indice dei prezzi al consumo, derivante dal calo dello 0,7% nell’indice dei prodotti alimentari e dalla stagnazione dell’indice di prodotti non alimentari. L’indicatore di inflazione sottostante in calo dello 0,6% per un mese e in crescita dell’1,5% in un anno.
L’indice dei prezzi al consumo ha sperimentato, durante il mese di marzo-aprile 2025, un calo dello 0,3% rispetto al mese precedente. Questa variazione è il risultato del calo dello 0,7% nell’indice dei prodotti alimentari e della stagnazione dell’indice dei prodotti non alimentari.
Le riduzioni dei prodotti alimentari osservati tra febbraio e marzo 2025 riguardano principalmente “carni” con il 4,7%, “latte, formaggio e uova” con 2,0%, “oli e grassi” con 1,4%, “pesce e pesce” con 0,3%e “acque minerali, bevande rinfrescanti, frutta e succo di frutta” con 0,2%. D’altra parte, i prezzi sono aumentati del 4,9% per “verdure” e 1,7% per “frutti”. Per i prodotti non alimentari, il declino riguardava principalmente i prezzi dei “carburanti” con l’1,8%.
I calo più importanti nell’IPC sono stati registrati in Guelmim con l’1,8%, a Laâyoune con l’1,5%, a Dakhla con l’1,1%, nel set di set con lo 0,9%, in Errachidia con lo 0,8%, in Safi e Beni-Mellal con lo 0,6%, in Tetouan con tetouan con tetouan con il tanica con Agalanca, Fijda, MEMELLAT 0,3%. D’altra parte, gli aumenti sono stati registrati in Kenitra e Al-Hoceima con lo 0,9%.
Rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente, l’indice dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dell’1,6% nella conseguenza del 2025 marzo-2025 dell’aumento dell’indice alimentare del 2,2% e quello dei prodotti non alimentari dell’1,1%. Per i prodotti non alimentari, le variazioni vanno da un calo del 2,4% per il “trasporto” ad un aumento del 3,9% per “ristoranti e hotel”.
In queste condizioni, l’indicatore di inflazione sottostante, che esclude i prodotti a prezzi e prodotti volatili a prezzi pubblici, avrebbe registrato un calo dello 0,6% rispetto a febbraio 2025 e un aumento dell’1,5% rispetto a marzo 2024.