Ambiente: un anticipo legislativo verso gli standard internazionali

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I progressi significativi nella legislazione ambientale marocchina negli ultimi anni testimoniano la volontà del Marocco di allineare i suoi testi legali sugli standard internazionali e integrare pienamente la giustizia ambientale nella sua visione globale della giustizia, il Ministro della Giustizia, ha dichiarato Abdellatif Ouahbi lunedì a Rabat.

In a speech read in her name by the Director of Cooperation and Communication at the Ministry, Rima Lablaili, within the framework of the work of the 4th World Conference on Environmental Law, organized by the World Environmental Law Commission relating to the International Union for Nature Conservation (IUCN), under the theme “Integrated legal protection of air, sea and land”, the Minister indicated that these Domains as varied as biodiversity, water resources, waste management, air pollution and the fight against Cambiamento climatico.

Ha osservato che il suo dipartimento pone queste domande tra le sue priorità, attraverso il sostegno del consolidamento del quadro legislativo nazionale, il rafforzamento delle capacità degli attori legali e la cooperazione attiva con le istituzioni nazionali e internazionali interessate.

Ouahbi ha osservato, a questo proposito, che lungi dall’essere una scelta legislativa o un lusso, la protezione dell’ambiente è ora istituita in un requisito legale, etico e politico “, dettata dalla nostra responsabilità collettiva nei confronti delle generazioni attuali e future”.

Evocando una “preoccupazione condivisa”, ha ritenuto che le questioni ambientali sembrano perdere gradualmente il loro posto nelle priorità politiche internazionali, anche se “il pianeta non ha mai avuto bisogno di così tanto”.

“Ci può essere una pace duratura su un pianeta esausto o uno sviluppo equo in un ambiente di angoscia”, ha insistito, aggiungendo che la partecipazione del Marocco a questo evento è una preziosa opportunità di scambiare buone pratiche, trarre ispirazione da esperienze innovative e affermare la posizione del regno come attori impegnati, uniti e risoluti.

Mantenendo il Centro internazionale di formazione ambientale di Hassan II, questo incontro di alto livello riunisce una vasta gamma di esperti legali e ambientali, ricercatori, rappresentanti del governo e organizzazioni internazionali e regionali, al fine di rafforzare il quadro giuridico internazionale per la protezione ambientale di fronte a sfide climatiche sempre più urgenti.

Il lavoro della conferenza, che si è diffuso in tre giorni, ruota attorno a un ricco programma scientifico, tra cui pannelli, seminari e sessioni plenarie di alto livello, affrontando in particolare “Legge internazionale della protezione e dell’atmosfera oceanica”, “l’integrazione della giustizia climatica nelle politiche pubbliche”, “I legami fondamentali tra i diritti umani e l’ambiente” e “il rafforzamento del legame legale e di capiziere istituzionali”.

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