I marocchini in Italia temono una maggiore sorveglianza sui rituali sacrificali

Abdel Latif El-Baz – Heba Press

Molti marocchini in particolare, e arabi in generale, ricorrono a numerosi metodi per sottrarsi al pagamento di somme comprese tra 400 e 500 euro a pecora, e ricorrono così ad alcune aziende agricole distribuite nelle periferie che forniscono pecore per un prezzo non superiore a 250 euro, la condizione che sia l’acquirente a effettuare personalmente la macellazione e la scuoiatura, metodo seguito da molti marocchini, sia in Italia che nei paesi europei.

Ma col tempo, lo Stato italiano, così come le associazioni animaliste, si sono accorti di questo trucco e hanno iniziato a monitorare gli allevamenti che forniscono tali servizi. C’è anche chi approfitta della propria presenza nelle periferie. e nelle case indipendenti, acquistare un sacrificio vivo e sfruttare il bagno, la toilette o un luogo appartato nel giardino di famiglia per la macellazione, ma per chi vive in edifici residenziali e veicoli la cosa sembra quasi impossibile e inverosimile. vista la sorveglianza costante esercitata dai vicini, che si estende ai media di sicurezza, che non esitano a venire a qualsiasi ora. Heba Press segue il ritmo delle celebrazioni dell’Eid al-Adha da parte dei marocchini residenti in Italia, per trasmettere parte dei rituali di celebrazione della festività. Il denominatore comune tra l’Italia resta la legge che criminalizza la macellazione domestica ed espone il proprietario all’ingiustizia. multa pecuniaria che rischia di fargli dimenticare la gioia delle feste. I marocchini in Italia attendono oggi, domenica, la celebrazione dell’Eid al-Adha, in un clima in cui la gioia della celebrazione si mescola al timore che le autorità italiane inaspriscano misure ingiuntive e sanzioni legate all’uccisione rituale del sacrificio. .

Quest’anno la comunità marocchina ricorda le decisioni arbitrarie prese l’anno scorso dalle autorità italiane, in particolare nelle città di Torino e Napoli, dove ai musulmani era vietato introdurre animali sacrificali. I rituali di celebrazione dell’Eid al-Adha in Italia differiscono da quelli in Marocco, poiché gli immigrati marocchini sono costretti a macellare il sacrificio in macelli autorizzati, mentre molti di loro ricorrono a foreste e luoghi deserti, lontano dagli occhi delle autorità italiane, per massacrare il sacrificio in modo islamico, cosa che ha esposto molti di loro a una situazione in cui… Sono stati arrestati dalla polizia e sottoposti a pesanti multe.

La sofferenza dei marocchini in Italia non si esaurisce con la fine del processo di macellazione del sacrificio, poiché subiscono un gruppo di vessazioni da parte dei loro vicini italiani, soprattutto nel caso del fumo rilasciato dalla carne alla griglia, perché trovano stessi vulnerabili a una serie di procedimenti legali.

In questo contesto, Al-Koutari Nour El-Din, un attivista civile residente a Serinho, nel nord Italia, afferma: “Siamo esposti a un gruppo di molestie in Italia durante l’Eid Al-Adha, a cominciare dall’aumento del numero delle vittime. prezzo di sacrifici, perché i prezzi delle pecore sono monopolizzati e i loro prezzi salgono alle stelle con l’avvicinarsi dell’Eid.

Lo stesso portavoce aggiunge: “Ci manca completamente l’atmosfera vacanziera in Italia, perché le autorità ci impediscono di praticare i rituali a cui siamo abituati in Marocco, e siamo anche esposti a un diluvio di insulti e insulti da parte di certe persone. perché siamo descritti come criminali e selvaggi.

Durante l’Eid al-Adha è attivo in Italia un gruppo di associazioni per la tutela dei diritti degli animali, che trova in questa occasione religiosa l’occasione per limitare e inasprire la pressione sui marocchini, che incita molti immigrati a recarsi in Marocco per trascorrere l’Eid con famiglia e persone care. quelli.

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