Un nuovo documento di intelligence rivela la volontà dei separatisti del Polisario di impegnarsi in organizzazioni terroristiche
Heba Press
Parliamo solo degli entusiasmanti rapporti che uniscono il Fronte separatista Polisario, creazione del regime algerino, con un gruppo di gruppi terroristici attivi nella regione del Sahel e del Sahara.
In questo contesto, Radio Europe 1 ha rivelato un nuovo documento di intelligence in cui si legge che le autorità marocchine avvertono del rischio crescente che alcuni separatisti nei campi di Tindouf si lancino in un ciclo di estremismo, diventando così bersagli ideali per il reclutamento da parte di organizzazioni terroristiche.
Il rapporto dei servizi segreti contenuto nel suddetto documento spiega dettagliatamente come alcuni giovani dei campi di Tindouf ricevano un addestramento militare e come il loro futuro incerto possa spingerli a deviare verso l'”estremismo”, mentre i servizi segreti marocchini documentano il riavvicinamento dei due paesi. alcuni elementi del Fronte Separatista con gruppi terroristici da quasi vent’anni come “Al-Qaeda” e “Stato Islamico”.
Il documento include prove fotografiche di persone associate al Polisario che si unirono a organizzazioni terroristiche, tra cui Abu Walid al-Sahraoui, che in precedenza era stato membro del Fronte Polisario e divenne uno dei leader dello “Stato islamico nel Grande Sahara”. Al-Sahraoui è responsabile dell’attacco di Arlette del 2013 a un sito minerario di uranio di Areva nel deserto del Niger. Nell’ambito dell’intervento militare contro il terrorismo nella regione del Sahel, le forze francesi sono riuscite a eliminare il cosiddetto Abu Walid al-Sahraoui nel 2021.
Rabat ritiene che questa situazione costituisca una minaccia diretta alla sicurezza del Regno e della regione, cosa che ha spinto il Marocco ad intensificare gli sforzi diplomatici per spingere la comunità internazionale ad includere il Fronte separatista Polisario nella lista delle organizzazioni terroristiche.
