Il consolato di Napoli si trasferisce nel comune di Cutro, nel sud Italia

Abdel Latif El-Baz – Heba Press

Il Consolato del Regno del Marocco a Napoli ha organizzato, sabato mattina, un’operazione di “consolato mobile” a beneficio dei membri della comunità marocchina residente nel comune di Cutro e dintorni, nell’estremo sud dell’Italia.

Questo processo rientra nella strategia perseguita dal Ministero degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dai marocchini residenti all’estero nell’attuazione delle Alte Istruzioni Reali, che mira in ambito consolare a fornire servizi consolari distinti e a garantire condizioni adeguate per la loro attuazione.

In un contatto esclusivo con Heba Press, Muhammad Khalil, Console Generale, ha spiegato che questo consolato mobile per il comune di Cutro è una fase del programma operativo del consolato mobile preparato quest’anno e che comprendeva varie entità affiliate alla sfera di giurisdizione del consolato generale. influenza a Napoli.

Questo consolato itinerante, organizzato presso la prefettura comunale, gli permetteva di prestare servizi amministrativi a favore dei marocchini del Sud Italia, in particolare il rilascio dei passaporti, della carta nazionale elettronica, nonché delle prove giudiziarie, oltre a fornire spiegazioni sulle come utilizzare la piattaforma digitale per fissare un appuntamento.

Questa occasione è stata anche l’occasione per il Console Generale di incontrare le autorità italiane, guidate da Antonio Schirasso, Sindaco del Comune di Cutro, che ha accolto il personale consolare nella sede comunale, salutando i forti rapporti che uniscono il Regno del Marocco all’Italia. Repubblica, nonché della buona reputazione di cui gode la comunità marocchina nella regione.

Nello stesso contesto, la maggior parte dei marocchini del Sud Italia ha espresso soddisfazione e apprezzato questa iniziativa, ringraziando il personale consolare. Hanno anche espresso il loro attaccamento al glorioso trono alawita, sottolineando il loro forte legame con la loro cara patria e la loro mobilitazione permanente dietro Sua Maestà il Re per difendere l’integrità territoriale del Regno del Marocco.

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