Il Ministero della salute e della protezione sociale persegue la sua politica di valutazione e motivazione degli operatori sanitari e supporta il lancio di gruppi sanitari territoriali

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Hibapress-Rabat-MSPS nel quadro delle dinamiche di riforma vissuta dal settore della salute e della protezione sociale nel Regno, in conformità con elevati orientamenti reali volti a stabilire un sistema sanitario nazionale robusto, equo e inclusivo. Il ministro della salute e della protezione sociale, Amine Tehraoui, presieduto, mercoledì 30 aprile 2025 a Rabat, un seminario dedicato al monitoraggio dei progressi dei progetti e dei siti di riforma legati alla modernizzazione del sistema sanitario nazionale, al fine di valutare la loro progressione e accelerare la loro attuazione. Questo incontro ha permesso di discutere i mezzi di valutazione e motivazione delle risorse umane nel settore sanitario, nonché di presentare le principali linee di distribuzione del progetto dei gruppi sanitari territoriali (GST). Questo evento si è tenuto nel quadro di un seminario organizzato il 29 e 30 aprile, riunendo manager centrali, direttori regionali e direttori dei centri ospedalieri universitari, al fine di rafforzare il coordinamento e accelerare il ritmo delle riforme a livello territoriale. Si estende per due giorni, questo seminario ha permesso di esaminare i progressi compiuti nell’attuazione dei principali siti di riforma, in particolare in termini di valutazione e motivazione del capitale umano nel settore sanitario. È stata presentata una valutazione dettagliata della gestione delle risorse umane, evidenziando i risultati raggiunti, evidenziando al contempo la necessità di migliorare la carta sanitaria nazionale, per rafforzare i meccanismi di formazione e incentivi e per garantire una distribuzione equa ed equa delle risorse umane qualificate attraverso tutte le regioni del Regno. Durante questo incontro sono stati presentati i principali risultati del dialogo sociale sociale, guidati dal ministero con i suoi partner sociali dei sindacati più rappresentativi professionali. Questo dialogo ha portato a accordi e risposte concrete alle principali affermazioni sul miglioramento delle condizioni professionali, sociali e statutarie del personale sanitario, tutte le categorie combinate, generando così effetti finanziari sia positivi che tangibili. Questo approccio illustra l’impegno fermo del ministero a rendere il dialogo sociale una leva strategica per promuovere la giustizia professionale e consolidare la stabilità del settore sanitario. In continuazione dello spiegamento delle principali riforme nel settore sanitario e, in particolare all’attuazione della legge n ° 08.22 relativo alla creazione di gruppi sanitari territoriali, questa iniziativa ha reso possibile il punto di svolgere i progressi di questo progetto strategico e di condividere la visione adottata per la sua attuazione, coinvolgendo al contempo funzionari regionali e direttori dell’ospedale universitario dei centisti dell’ospedale universitario in materia di riformamento, detenendo le ultime informazioni. Il nuovo modello di governance mira a stabilire una gestione unificata a livello territoriale, rafforzare l’autonomia finanziaria e avvicinare l’offerta di assistenza ai cittadini, riducendo le disparità regionali nell’accesso ai servizi sanitari. In questa prospettiva, è stato annunciato che la regione di Tangier-Tétouan-Al Hoceima è stata scelta come regione pilota per il lancio del progetto di gruppi di salute territoriale, al fine della sua graduale generalizzazione in tutto il territorio nazionale, garantendo così un’implementazione controllata ed efficiente di questo progetto di struttura. In questa occasione, il Ministero ha sottolineato il ruolo centrale e il coinvolgimento attivo e costruttivo di tutti gli operatori sanitari, sia centrali che regionali, nel successo di questa trasformazione strategica, che costituisce un pilastro essenziale per migliorare la qualità dei servizi sanitari e il aumento delle cure con i cittadini. Il ministero ha inoltre ribadito il suo impegno a continuare il lavoro in un contesto partecipativo, aperto e responsabile, garantendo un’implementazione ottimale delle diverse componenti di questa ambiziosa riforma, che pone la salute e la dignità dei cittadini nel cuore delle priorità nazionali.