La Francia e la battaglia per Matignon/Mélenchon di Tangeri contro l’ex presidente della repubblica Hollande: dov’è l’interesse generale?

HIBAPRESS-RABAT

La battaglia per Matignon continua tra diversi partiti che ritengono di avere tutti i diritti per governare

Negli ultimi tempi, se da tempo non si parlava più di Marine Le Pen, si è formato un nuovo fronte per fare nuovo rumore, in particolare il faccia a faccia Mélanchon-Hollande

Crediamo fermamente che l’alleanza della sinistra non abbia altro scopo se non quello di far credere, in occasione delle elezioni, che esiste come tale. Tuttavia, Hollande riconoscerà che “quando c’è più rifiuto nei confronti di Jean-Luc Mélenchon che di (Marine) Le Pen o (Jordan) Bardella, arriva un momento in cui dobbiamo essere consapevoli di quale sia l’interesse generale. E ha aggiunto: “Vogliamo far vincere la sinistra o al contrario vogliamo creare conflitto? Rifiuto la conflittualità perché è ciò che vuole l’estrema destra”, candidato alla Corrèze sotto la bandiera del Nuovo Fronte Popolare (NFP), a farsi avanti e riconoscere che “quando ci sarà più rifiuto nei confronti di Jean-Luc Mélenchon che su (Marine) Le Pen o (Jordan) Bardella, c’è un momento in cui dobbiamo essere consapevoli di quale sia l’interesse generale. E ha aggiunto: “Vogliamo far vincere la sinistra o al contrario vogliamo creare conflitto? Rifiuto lo scontro perché è ciò che vuole l’estrema destra”.

Tuttavia, Mélenchon, residente a Tangeri, incarna molte delle posizioni assunte da parte dell’elettorato della NPF. Le posizioni prese dal movimento decoloniale, come il Partito Indigeno, l’accoglienza dell’immigrazione massiccia, la lotta contro la cultura giudeo-cristiana della Francia e l’antisemitismo sono state strategie redditizie.

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